La minacciosa notte delle streghe
di Maurizio Fiumara [29 ott 2010]
Pensavamo potessero essere i preti pedofili o la finanza creativa dello Ior a mettere a dura prova la Chiesa cattolica in questo tormentato momento storico.Invece, neanche la più fulgida fantasia avrebbe potuto architettare un contrappasso più tremendo: il paradossale riscatto dei bambini che molestano la Chiesa!
Dalle infreddolite e oscure strade delle città di tutto il mondo, si materializza l’oltretomba con i suoi mostri, le sue fattucchiere e le mefitiche pozioni magiche. Piccoli esseri policromi che con la preoccupante formula “dolcetto o scherzetto” attentano, senza scampo, alla solida, universale e “sempiterna” rappresentanza temporale (termine più che mai calzante in tutte le sue accezioni) del Padre celeste.
Tra paradossi, paradisi e paraculi, con tutto quello che c’è da fare nel mondo, la comunità ecclesiastica non trova di meglio che dedicare il suo preziosissimo tempo a contrastare uno stravagante, seppur discutibile, momento pagano.
Questa è la statura di Sanctae Romanae Ecclesiae oggi, scrigno intoccabile della parola di Dio.
Davvero una simile baraccata nottambula può determinare seri turbamenti in Casa Vaticano?
Una Chiesa che strumentalizza continuamente linee difensive prive di autorevolezza, passando da una questione ad altre tre, appigliandosi fatalmente agli eventi per convincersi di esistere e di dire “qualcosa di giusto”, potrà ancora ritenersi il degno strumento di Dio?
E pensare che non occorrerebbero resistenze e contrattacchi se svolgesse sempre il proprio dovere, attraverso una concreta e necessaria opera trasversale di aiuto, in giro per il mondo, magari sottraendo alla ristrutturazione di campanili o alla moltiplicazione di santuari quel denaro ottenuto con inganni e compiacenze.
Non possono essere quattro bambini mascherati a minare la cultura cattolica, semmai la riprovevole condotta di una Chiesa che sta sbagliando ogni mossa, comportandosi pensando di avere ancora a che fare con l’analfabetismo medioevale, indebolendosi a tal punto da provare, più dei bambini, paura verso le caricature di Halloween, precipitando da icona spirituale a zimbello spiritoso.
La contraddizione è che per fare “qualcosa di vivo”, come tenere aperte le chiese anche di notte ed esporre alle finestre le immagini di santi e beati, “da Padre Pio a Madre Teresa e Chiara Badano”, i papaboys del progetto “Sentinelle del mattino” hanno avuto bisogno del connubio dei ‘morti’, più vivi di loro, e di una controparte mille volte più intraprendente e simpatica.
Dobbiamo davvero pensare che il Padre eterno, accorgendosi di non poter realizzare il proprio Progetto affidandosi agli sbadiglianti ‘figli prediletti’ si sia dovuto arrendere all’evidenza ‘ispirando‘ i figlioli prodighi, per vedere finalmente “qualcosa di parte” e, magari, anche di buono.
Maurizio Fiumara