Arriva a Sanremo il musicista blasfemo con la canzone: ‘Messia Gay’

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Anam_cara
00sabato 15 febbraio 2014 04:25

Arriva a Sanremo il musicista blasfemo con la canzone: ‘Messia Gay’


in Musicae et Ars
/ on 14 febbraio 2014 at 09:40 /



Rufus Wainwright
salirà sul palco dell’Ariston mercoledì 19 febbraio, durante la seconda serata della kermesse.

Nell’agosto 2012 ha sposato a New York il compagno Jörn Weisbrodt, con il quale cresce la figlia Viva, avuta da Lorca Cohen, figlia di Leonard Cohen, con utero in affitto.
Alla cerimonia presero parte come invitati anche Yoko Ono, Sean Lennon, Lou Reed e Carrie Fisher.

La musica di Wainwright contiene diversi temi ricorrenti, fra cui la sua storia personale sull’essere gay.
Al peggio non c’è mai fine.
E’ possibile trasformare il festival della canzone italiana in propaganda?
Dove sono i cori dei politici indignati?

Passando in rassegna le pagine google che parlano del cantautore, si rimane basiti.
E’ ammirato per i contenuti blasfemi delle canzoni.
La musica che offre al pubblico fa tendenza, audience. Tanto che male c’è?
Dovremmo sentirci tutti offesi!

Pensate solo per un istante se Rufus, citava Maometto…
sarebbe diventato un caso politico.
Invece si parla di Gesù. Tutti tacciono.
Nessuno protesta.
Anzi, cercano in tutti i modi di delegittimare la fede, ridicolizzando la figura del Signore.
No! Non possiamo tacere! Uniamo le forze.

Spegniamo la TV durante Sanremo.

Il Festival sarà presentato da due personaggi molto discutibili, modico rimborso spese di 900 mila euro pro capite.
Ci rendiamo conto?

Ecco il testo di una delle sue canzoni:


Messia gay 
“Lui allora rinascerà dal porno degli anni 70 indossando calzini a tubo con stile 
e un sorriso davvero innocente meglio pregare per i vostri peccati

meglio pregare per i vostri peccati perchè il Messia Gay sta per venire* 
Lui cadrà da una stella Studio 54 e apparirà sulla sabbia della costa dell’Isola di Fuoco 
meglio pregare per i vostri peccati meglio pregare per i vostri peccati

perchè il Messia Gay sta per venire*. 
No non sarò io essendo io Rufus il Battista 
No io non sarò colui che viene battezzato nello sperma.

Cosa succederà invece qualcuno chiederà la mia testa 
e allora io mi inginocchierò e glielo darò**
guardando in basso meglio pregare per i vostri peccati, 
meglio pregare per i vostri peccati perchè il Messia Gay sta per venire*”.


di Ornella Felici


Fonte:


Anam_cara
00sabato 15 febbraio 2014 04:35



!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Lo avrei fatto cmq ma adesso manco per nessun motivo lo guarderei


lazzaro2004
00domenica 16 febbraio 2014 22:07
Occorre, peraltro, ricordare, che ai sensi dell’art. 25, primo comma, del Regolamento del Festival «gli artisti durante le loro esibizioni non potranno assumere atteggiamenti e movenze o usare abbigliamenti e acconciature in contrasto con i principi del buon costume ovvero in violazione di norme di legge o di diritti anche di terzi». Spetta agli organizzatori del Festival, ed in particolare alla Direzione Artistica, al Comitato di Controllo e alla Commissione Musicale, il compito di vigilare e controllare il puntuale rispetto della citata norma regolamentare. Nell’esercizio di tale delicata funzione di controllo non può non tenersi conto anche della sensibilità religiosa di milioni di telespettatori e della natura di servizio pubblico che riveste la rete emittente.

 

Per tutti questi motivi, i Giuristi per la vita hanno notificato una diffida, indirizzata agli organizzatori del 64° Festival della Canzone Italiana, al Presidente della Rai, alla Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, e al Sindaco del Comune di Sanremo.

 

In quell’atto si sono invitati gli organizzatori del Festival ad esaminare attentamente il testo dei brani che gli artisti – ed in particolare Rufus Wainwright – eseguiranno, vigilando affinché negli stessi testi non si ravvisi alcun contenuto osceno o dissacratorio, in violazione di quanto disposto dal citato art. 25 del Regolamento. Si sono, inoltre, diffidati gli stessi organizzatori, ed in particolare la Direzione Artistica, il Comitato di Controllo e la Commissione Musicale, dall’autorizzare o consentire che il cantante Rufus Wainwright si esibisca utilizzando il controverso brano intitolato “Gay Messiah”, o altro brano dall’identico contenuto osceno e dissacratorio, avvertendo che, in difetto, agiranno giudizialmente contro tutti i responsabili, sia in sede civile (anche attraverso class action, azioni risarcitorie ed ogni altra iniziativa ritenuta utile), sia in sede penale, mediante denuncia alla competente Procura della Repubblica.

 

 

Vediamo se la diffida avrà qualche effetto.

In caso contrario, saremo costretti a subire l’ennesimo oltraggio blasfemo in salsa gay, con la beffa che tutto ciò avverrà in una rete televisiva pubblica e a spese dei contribuenti. Questa volta, però, l’eventuale offesa dissacratoria non resterà priva di effetti. Gli organizzatori del Festival sono avvisati

 

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-sanremo-blasfemo-e-gay-diffida-al-festival-8450.htm

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