volevo ricordare questo grande attore comico americano noi
italiani lo ricordiamo per il suo personaggio di Igor in "Frankenstein Junior" diretto da uno dei più folli registi comici
come Mel Brooks.
Le origini
Marty Feldman nasce nell'East End di Londra nel 1933, in una modesta famiglia ebrea originaria di Kiev.
A quindici anni lascia gli studi con il sogno di diventare un trombettista jazz, mentre solo più tardi sentirà la sua vocazione per la professione di comico e di attore. Comincia a lavorare ad alcune commedie in teatri minori, cominciando a poco a poco a sviluppare una propria comicità surreale, seguendo l'esempio dei suoi idoli, Buster Keaton e i fratelli Marx.
Forma, con due amici, un trio comico ispirato proprio dalla comicità dei fratelli Marx, chiamato "Morris, Marty & Mitch". Nel trio, Marty spicca per le sue doti comiche ed ottiene i suoi primi ingaggi di rilievo.
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Il successo radiofonico
Nel 1954 diede inizio ad una proficua collaborazione con Barry Took, altro umorista di successo. I due divennero parte di un team di autori, che produsse numerose sceneggiature per delle sit-com per alcune televisioni britanniche, come Educating Archie e lo show radiofonico di grandissimo successo Round the Horne, con Kenneth Horne e Kenneth Williams.
Marty, fortemente richiesto da televisione e radio, non rinuncia al sodalizio con Barry Took, con il quale realizza altri due programmi radiofonici, We're in Business e The Army Game, che registrò un incredibile successo in termine di ascolti. Sulla base dei personaggi e delle gag create per questi programmi, ritoccati e migliorati, realizzano nuovi show. Tra questi va ricordato Bootsie and Snudge, che vede Feldman nel ruolo di sceneggiatore principale.
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Dalla radio alla TV
Il successo di queste produzioni porta gli show dalla radio alla televisione, ampliando il bacino d'utenza degli spettacoli e la notorietà tra il grande pubblico. Feldman quindi, grazie al salto di qualità, diventa l'ideatore diretto dei programmi che gli vengono affidati. In breve, i suoi spettacoli diventano tra i più visti.
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I problemi tiroidei
Nel 1961, il comico comincia a soffrire di problemi di natura tiroidea, che avranno evidenti effetti sull'apparato oculare, che subisce gravi modificazioni. Quella che inizialmente sembra una sfortuna lo renderà un'icona: lo sguardo strabico, accentuato dallo stesso Feldman per renderlo ancora più comico, lo accompagnerà sulla scena e fuori.
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I grandi show per la BBC
Il comico non si lascia abbattere, e la sua carriera non subisce rallentamenti, intensificando addirittura le sue produzioni con la BBC per tutto il corso degli anni '60.
I suoi show, radiofonici e televisivi, lanciano nuovi talenti, come i futuri componenti dei Monty Python Michael Palin, Terry Jones e John Cleese. Con questi ultimi scrive anche The Frost Report.
Gli show di Feldman ottengono successi sempre maggiori, ed in tutta la Gran Bretagna si diffondono i suoi tormentoni. La consacrazione definitiva arriva sempre dalla BBC, che lo incarica di realizzare per il secondo canale dell'emittente delle commedie che lo vedano protagonista assoluto.
Feldman ottenne anche una propria, fortunatissima, serie televisiva sulla rete commerciale britannica ITV, chiamata semplicemente Marty.
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L'arrivo ad Hollywood
Nonostante il suo enorme successo in patria, Feldman restava ancora poco più che uno sconosciuto negli Stati Uniti. Le sue prime performance sulle reti televisive americane avvengono nel famoso Dean Martin Show, interpretando alcune delle sue migliori gag.
Il comico ottiene immediatamente un buon successo, diventando un ospite fisso di molte trasmissioni, comiche e non. Grazie al successo ed alla crescente notorietà riesce a metter in piedi uno show personale che lo consacrerà tra il pubblico statunitense, Marty Feldman's Comedy Machine.
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Il cinema
Nel 1973 interpreta il film che gli darà la notorietà mondiale, per il quale è principalmente noto in Italia: Frankenstein Junior di Mel Brooks. Feldman interpreta il leggendario servitore gobbo del dottor Frederick Frankenstein (interpretato dall'amico Gene Wilder), Igor, passato alla storia proprio grazie alla fisionomia particolare del suo interprete, che benissimo si adattava al personaggio strampalato, protagonista di gag e battute indimenticabili, spesso improvvisate, come abitudine del comico.
È il suo primo vero ruolo al di fuori del cabaret, che lo aveva sempre visto protagonista.
Incoraggiato dal successo del film, partecipa a Il fratello più furbo di Sherlock Holmes (1975), ancora al fianco di Gene Wilder, e ad un nuovo film di Brooks L'ultima follia di Mel Brooks (1976). La maggior parte dei suoi film, comunque, non sono stati mai distribuiti in Italia.
Nel 1975 partecipa ad una produzione italiana, 40 gradi all'ombra del lenzuolo, di Sergio Martino, con Barbara Bouchet, Edwige Fenech, Dayle Haddon, Enrico Montesano, Aldo Maccione, Sydne Rome e Tomas Milian.
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La regia
Il successo crescente porta il comico a cimentarsi come regista nel 1977. Il suo film d'esordio dietro la macchina da presa è Io, Beau Geste e la legione straniera, remake di un film del 1939, nel quale due fratelli, uno bellissimo ed uno bruttissimo, si ritrovano nella legione straniera. Feldman interpreta, dei due, quello bruttissimo.
Segue una seconda prova da regista, Frate Ambrogio, nel 1980.
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La prematura scomparsa
Durante la lavorazione di un film basato su una sua sceneggiatura, Barbagialla, il terrore dei sette mari e mezzo, Feldman, quarantanovenne, viene colto da un attacco di cuore. Pochi giorni dopo, il 2 dicembre 1982, il comico si spegne nella sua camera d'albergo a Città del Messico.
Una settimana prima di morire, aveva detto ad un reporter: "Sono troppo vecchio per morire giovane, e troppo giovane per crescere".
Oggi Feldman riposa al famoso cimitero di Forest Lawn, a Los Angeles, accanto al suo idolo, Buster Keaton.
Vita privata
Nel gennaio 1959 sposò Lauretta Sullivan, che gli restò accanto fino alla sua morte nel 1982.
Fu un attivo membro del Partito Comunista Britannico.