Metodo scientifico secondo Feynman

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spirito!libero
00mercoledì 26 maggio 2010 15:09
Come promesso eccomi quì.

Essendo una sezione ad indirizzo scientifico ho pensato che sarebbe opportuna partire dalla base definendo cos'è il metodo scientifico.

Per farlo però non volevo essere banale, quindi vi riporto le parole di Richard Feynman che non è stato solo uno dei più grandi fisici del '900, premio nobel e padre della QED ovvero la più predittivamente potente teoria che essere umano abbia mai formulato, egli era anche un grande divulgatore e comunicatore, oltre che un grande uomo.

Ascoltare da lui cos'è il metodo scientifico è un privilegio e significa entrare nell'intimità dell'impresa scientifica umana con tutte le sue difficoltà, incertezze, ma anche grandezze e meraviglie.

Dunque sperando di farvi cosa gradita, vi posto questo video:




Ovviamente per capire a fondo le sue parole bisogna conoscere un pò di epistemologia e masticare un pò di scienza, ma è un buon inizio.

Voglio anticipare che F. non sostiene che non possiamo credere alle leggi scoperte perchè potranno essere falsificate, vuol semplicemente dire che tutto è migliorabile in linea di principio, proprio per questo è scienza, ma fintanto che non viene falsificata, una teoria rimane valida.



Saluti
Andrea
Claudio Cava
00mercoledì 26 maggio 2010 15:47
Re:
spirito!libero, 26/05/2010 15.09:

fintanto che non viene falsificata, una teoria rimane valida.



O che bello, c' e' una cosa che volevo chiederti da un po' e qui sono perfettamente IT [SM=g7350]

Con te non serve perche' mi conosci, ma preciso di essere consapevole di non essere all' altezza di poter sostenere alcunche', su questi temi.

Per farmi capire meglio ti faccio uno dei miei strampalati esempi: [SM=g27987]

Abbiamo la certezza scientifica che i cavalli furono introdotti in Nordamerica dagli spagnoli.

Orbene, se un archeologo scoprisse in Nordamerica un cranio di cavallo databile all' anno 1000, lo terrebbe per se' per non passare da pazzo visionario. Sbaglio?

Ma forse e' un esempio poco consono perche' accenna ad una certezza acquisita.

Forse e' meglio il seguente:

I Vangeli apocrifi vengono rifiutati anche dagli scienziati seri perche' non conformi a quelli canonici.

Ma dico io, non sarebbero al contrario piu' affidabili gia' solo perche' rimasti sepolti per 16 secoli o giu' di li' e quindi al riparo da contraffazioni?

Insomma quando ci sono studi in corso che vanno in una certa direzione, qualunque novita' che possa far cambiare detta direzione, viene ignorata.

E non solo: chi la espone rischia la reputazione.

Ebbene, se le cose stanno come penso e ho esposto qui, credo che tutto cio' sia estremamente negativo.

A te il giudizio. [SM=g27988]

Ciao
Claudio
spirito!libero
00mercoledì 26 maggio 2010 16:59
Ciao carissimo,

rispondo con piacere.


“Abbiamo la certezza scientifica che i cavalli furono introdotti in Nordamerica dagli spagnoli. “



Francamente non conosco questo dettaglio.


“Orbene, se un archeologo scoprisse in Nordamerica un cranio di cavallo databile all' anno 1000, lo terrebbe per se' per non passare da pazzo visionario. Sbaglio? “



Non ho idea di cosa farebbe il singolo ricercatore, ma se fossi io a possedere evidenze di quella portata le pubblicherei immediatamente, giaccé, se vere, non potrebbero essere confutate e un bel premio non me lo leverebbe nessuno !


“I Vangeli apocrifi vengono rifiutati anche dagli scienziati seri perche' non conformi a quelli canonici. “



?? Non mi risulta che gli apocrifi vengano rifiutati dagli storici come documenti dell’epoca. Che poi siano forse meno “attendibili” dal putno di vista storico può darsi ma bisognerebbe analizzarli ad uno ad uno e comunque non è la loro "apocrificità" che li rende meno attendibili ma altro..


“Ma dico io, non sarebbero al contrario piu' affidabili gia' solo perche' rimasti sepolti per 16 secoli o giu' di li' e quindi al riparo da contraffazioni? “



Bisogna vedere cosa si intende per affidabilità.

Se si intende dal punto di vista filologico, cioè il fatto che il testo sia rimasto integro grazie al fatto che gli apocrifi forse non sono stati “manipolati” volutamente o accidentalmente negli anni, allora hai ragione, se invece intendi dal punto di vista storico, cioè se raccontano davvero come sono andati i fatti all'epoca, be allora dipende dal documento stesso.

Io posso scrivere un articolo che racconta che oggi a Milano è scoppiata una bomba atomica, un avvenimento cioè falso. Dopodiché nasconderei l’articolo. Chi lo ritrovasse fra 2000 anni avrebbe un documento il cui testo è senz’altro vero e originale (cioè proprio ciò che ho scritto io) ma il contenuto sarebbe comunque falso cioè racconterebbe degli avvenimenti storici falsi. Tale documento quindi dal punto di vista filologico sarebbe vero (testo corretto) ma dal punto di vista storico no.


“Insomma quando ci sono studi in corso che vanno in una certa direzione, qualunque novita' che possa far cambiare detta direzione, viene ignorata. “



Se così fosse, relatività e quantistica non sarebbero oggi le teorie dominanti e staremmo ancora con Galielo e Newton o peggio con i terrapiattisti o i tolemaici.

Ciao
Andrea
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