Un libro da orchi
Io, Orion Aghias, Galahd Dei Draghi, Arven Crauch e l'alchimista Nesta (una donna che credo sia proprio di Onirion), ci siamo trovati al Vortex dopo attese estenuanti quanto inutili di altri volontari, e siamo stati raggiunti da un tizio disarmato e senza armatura, un tale Matteo Spada (o qualcosa del genere) che chiedeva il nostro aiuto immediato.
Secondo quest'uomo, sedicente miliziano al servizio di Re British di Felucca (che non capisco con che diritto abbia messo presidi a Ilshenar anche se nelle terre selvagge), un'armata di Orchi aveva attaccato e quasi sopraffatto il presidio (ah c'era un presidio? Ci vado 3 volte alla settimana lassù e non l'ho mai visto) a difesa dei confini del Piano e lui era stato mandato di corsa (tanto di corsa da dover buttare via le armi e l'armatura: perchè mi puzza di disertore?) ad avvisarci e chiederci aiuto.
Pare che gli orchi fossero interessati, chissà perchè, a un libro che era custodito nella Fondazione Nequesh, il pericoloso Dungeon che domina quella parte di Ilshenar e che fosse fondamentale proteggerlo e impedire che cadesse nelle loro mani.
Nonostante alcune difficoltà tecniche come la scarsa familiarità del sergente Crauch con il reame onirico e qualche malattia che impediva al Soldato Scelto Dei Draghi di lanciare gli incatesimi giusti o parlare in modo sensato, siamo arrivati sul posto trovando quasi subito l'avanguardia dell'orda, sparsa nel vasto intrico della Giungla.
Abbiamo affrontato pochi drappelli alla volta negli immediati dintorni della Fondazione, faticando per il numero scarso dei nostri e la potenza di alcuni degli orcoidi, poi siamo entrati trovando già i corridoi imbottiti di nemici, unitisi alla normale fauna non morta del posto.
Le pozioni conflagranti di Nesta e la resistenza del sergente Maggiore Aghias ci hanno permesso di sfoltirli e di guadagnare spazio fondamentale per combattere, poi dopo qualche minuto ho infilato la mia fida maschera mimetica, che mi permette di non essere attaccato dagli orchi in atteggiamento passivo, e sono andato avanti fino a trovare ciò che cercavo e non avevo mai visto: una sala della Bibioteca era protetta da una barriera di Energia luminosa nel buio dei corridoi, e in uno scaffale riposava il misterioso libro (e a questo punto ho appurato che era bianco e con l'autore indicato coem "..."). Con Galahd e progressivamente con gli altri che ci raggiungevano abbiamo tentato di prendere il libro e di attaccare servendoci della protezione della barriera, probabilmente messa lì dagli inviati di Re British, e a quel punto un Lord dell'esercito Orchesco è entrato non si sa come e ci ha sfilato dalle mani il tomo misterioso.
L'inseguimento è stato breve quanto intenso, con Galahd che lanciava mortali incantesimi, Nesta pozioni fatali e noi altri che combattevamo come potevamo contro quest'essere e chi ci si parava davanti per farci perdere terreno.
Alla fine come era ovvio l'abbiamo spuntata e abbiamo recuperato il Libro mettendolo al sicuro fra i nostri averi.
Siamo usciti, decisi a conquistare quella terra per noi visto che combattevamo solo noi Armorieri fra tutti i membri delle Gilde, e la parte finale della serata è trascorsa in un logorante combattimento nei pantani e negli intrichi della Giungla Settentrionale contro i mostri degli Orchi e i loro colpi pesantissimi: più volte ci siamo trovati "morti" per due tre colpi (per quanto la morte in questo posto abbia un significato del tutto diverso) o abbiamo sentito l'armatura cedere: gli anelli delle cotte saltare via a grappoli e le piastre piegarsi.
Quando iniziavamo a pensare che l'armata non avesse fine ci siamo acorti che non trovavamo più avversari per quanto cercassimo e siamo tornati stanchi ma soddisfatti al Vortex per dividerci il bottino raccolto con scrupolo dal Sergente Crauch.