Scoperte nuove piramidi?

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-francis-
00lunedì 22 luglio 2013 11:55
www.repubblica.it/scienze/2013/07/20/foto/egitto_il_mistero_delle_piramidi_perdute_le_ho_trovate_con_google_earth-63355367/1/?ref=HR...

Una delle più grandi scoperte archeologiche degli ultimi anni potrebbe essere stata fatta usando Google Earth. L'archeologa Angela Micol ritiene di aver individuato piramidi egizie nascoste dalla sabbia in due siti: uno nei pressi della città di Abu Sidhum e l'altro circa 130 chilometri più a nord, nel Fayum. Sarebbero (il condizionale è d'obbligo) in tutto 17, una di queste potrebbe essere stata addirittura tre volte più grande della colossale piramide di Cheope a Giza. Micol vive nella Carolina del nord e la sua rivelazione è stata accolta con molto scetticismo dagli archeologi di tutto il mondo. Anche se il metodo di ricerca non è nuovo: si basa sull'analisi delle cosiddette "anomalie" che si riscontrano sul terreno e che sono più facilmente individuabili con foto aeree o satellitari. Segni di strutture con forme più o meno regolari, difficilmente riscontrabili in natura e frutto evidentemente della mano dell'uomo. Il fatto di aver scoperto nuove piramidi, molto più a sud rispetto alle posizioni di quelle già conosciute, e soprattutto una addirittura tre volte più grande di quella di Cheope, ha messo tutti quanti sul chi va là. La scoperta di Angela Micol sarebbe però confermata anche da una serie di mappe antiche (una tracciata da un ingegnere al seguito di Napoleone Bonaparte), che indicherebbero l'esistenza di questi monumenti nella posizione in cui sono stati individuati dalla ricercatrice statunitense. E alcune passate ricognizioni sul terreno avrebbero rilevato presenza di metallo all'interno di quelle stesse 'collinette'. Nonostante la suggestione e l'interesse che susciterebbe una scoperta di questo tipo, solo una campagna di scavo, sistematica, potrà togliere ogni dubbio se sotto quelle che sembrano solo dune di sabbia si nascondano antiche sepolture tra le quali la più grande piramide egizia mai costruita
Riccardo Banchi
00martedì 23 luglio 2013 09:49
Ho letto anch'io ieri questa notizia e sono venuto proprio qui a vedere se qualcuno esprimeva qualche commento in proposito.
Il fatto che fosse su Repubblica mi ha fatto inizialmente ben sperare. Poi, guardando le immagini, mi vien da pensare che siano formazioni naturali, specie se si osservano le foto paesaggistiche (dal satellite qualche dubbio viene, ma è bene essere moooolto cauti).
Grazie della segnalazione. Spero che ci sia da argomentare...

Ric [SM=x822709]
Hotepibre
00martedì 23 luglio 2013 13:31
...e se fossero del Medio Regno?
La notizia, di per se, è interessante; peccato che non sia stata ipotizzata (almeno nell'articolo pubblicato da Francis) neppure un periodo storico a cui le presunte "piramidi" potrebbero essere associate.

Sappiamo che durante la IV Dinastia le piramidi erano costruite con blocchi di pietra sicuramente più stabili e duraturi: di minor pregio quelli interni di riempimento e di pregio maggiore, e maggior rifinitura, quelli esterni di rivestimento.

Con le Dinastie successive la struttura piramidale andò mano a mano diminuendo di frequenza per ritrovare nuovo sviluppo solo con il Medio Regno e, segnatamente, con la XII Dinastia durante la quale, però, si assiste ad una strutturazione architettonica che si basa su mura di contenimento radiali, all'interno della piramide, riempite di materiali di risulta.
I complessi funerari, peraltro, presentano altre differenze rispetto ai precedenti:
• utilizzo di un maggior numero di piramidi "satelliti" per le Regine ed i notabili di maggior importanza (e questo potrebbe giustificare il presunto elevato numero di piramidi segnalato dall'articolo);
• doppia recinzione, tra il "tempio alto" (la piramide del Re) e l'esterno del complesso, e disposizione delle piramidi satelliti tra le due recinzioni;
• accesso alla tomba non obbligatoriamente orientato (precedentemente era esclusivamente sul lato orientale);
• presenza, tra le due recinzioni, di blocchi che riportano il Serek (o "nome di Horo") del Faraone;
• camera funeraria priva di iscrizioni.

Con i successori di Sesostri I, Amenemhat II (con piramide a Dashur), ed ancor più con Sesostri II ed Amenemhat III, si assiste alla valorizzazione dell'area del Fayyum (e guarda caso le "piramidi" dell'articolo sono proprio in quella zona).
Sarà proprio sotto il secondo Sesostri, che si considerò “uomo del popolo” e favorì l’ascesa delle classi medie dei fattori, degli artigiani, dei mercanti e dei commercianti, che venne dato inizio alla bonifica del Fayyum che diverrà luogo di sepoltura per alcuni Re della XII dinastia (proprio per provvedere alla costruzione dei complessi funerari, peraltro, Sesostri crea la prima città per gli operai della necropoli, il villaggio di Kahum).

Le formazioni che si vedono nelle immagini, perciò, potrebbero anche rappresentare ciò che resta di piramidi di minor pregio (architettonicamente parlando) in cui le strutture radiali di contenimento siano crollate facendo conseguentemente collassare il materiale di risulta interno e facendo acquistare al tutto, anche a causa dei millenni trascorsi, e dell'azione del vento e delle intemperie, l'aspetto di un cumulo di roccia e terra.

La figura che riporto qui di seguito è la Piramide di Sesostri I a el-Lisht: le linee tratteggiate all'interno della pianta della piramide rappresentano le mura radiali di contenimento dei materiali di risulta il che costituiva, come è chiaro, un notevole alleggerimento (ed una conseguente maggior fragilità) della stuttura.
Riccardo Banchi
00martedì 23 luglio 2013 14:49
Mi fa piacere sentirti possibilista. Non sai quanto sarei felice - penso tutti noi - sapere che quelle strutture sono davvero vestigia di piramidi.
Le immagini però mi lasciano molto dubbioso, specie le foto scattate dal deserto. Ho davvero l'impressione che siano affiormaneti naturali, dove si evidenziano strati rocciosi più compatti che alterano l'eventuale processo omogeneo di erosione.
Quando però osservo le immagini dal satellite, qualche dubbio in effetti mi viene. Però quella struttura a base pressoché triangolare?
A quanto mi pare di capire, però, si tratterebbe di strutture molto grandi, una molto più voluminosa della stessa Grande Piramide. E questo in un certo senso "stonerebbe" con l'andamento del processo costruttivo delle piramidi che dall'Antico Regno porta al Medio Regno...
Però ripeto, sto dissertando senza una vera cognizione della realtà.

Ric [SM=x822741]
Hotepibre
00martedì 23 luglio 2013 19:00
Beh, sai com'è, 5000 anni possono anche far cambiare faccia alle cose (anch'io, almeno credo, tra 5000 anni sarò un po', ma solo un po', differente da come sono ora [SM=x822723] )... il mio essere possibilista, come ho sopra detto, deriva solo e principalmente dal fatto che quelle "strutture" si trovino in un'area che, proprio nel Medio regno, venne interessata da un fenomeno architettonico che potrebbe essere coerente con le immagini stesse.
Sinceramente sono alquanto scettico anch'io (specie per la super-piramide) e le foto non sono certamente molto esaustive.
Riccardo Banchi
00mercoledì 24 luglio 2013 08:56
Speriamo soltanto che la notizia non muoia come tante altre, ma venga aggiornata, nel "bene" o nel "male".
Noi ovviamente optiamo per il "bene"... [SM=x822706]

Ric [SM=x822709]
mavir
00martedì 30 luglio 2013 12:27
Speriamo in bene...
Riccardo Banchi, 24/07/2013 08:56:

Speriamo soltanto che la notizia non muoia come tante altre, ma venga aggiornata, nel "bene" o nel "male".
Noi ovviamente optiamo per il "bene"...Ric


Anch'io mi associo al commento di Riccardo. Vorrei con tutto me stesso che si trattasse di piramidi. Purtroppo con l'attuale situazione egiziana non credo che gli scavi archeologici siano al primo posto nelle preoccupazioni del governo egiziano anche se la riqualificazione sia dei siti archeologici che delle strutture di accoglienza e dei servizi ad esse annessi, rilancerebbero il turismo e quindi il Paese stesso. Non resta che sperare...
Un saluto circolare a tutti.
MaVir

Hotepibre
00martedì 30 luglio 2013 17:44
Re: Speriamo in bene...
mavir, 30/07/2013 12:27:


... Purtroppo con l'attuale situazione egiziana non credo che gli scavi archeologici siano al primo posto nelle preoccupazioni del governo egiziano anche se la riqualificazione sia dei siti archeologici che delle strutture di accoglienza e dei servizi ad esse annessi, rilancerebbero il turismo e quindi il Paese stesso. ...




Concordo in pieno; oltre alle problematiche relative ad una improbabile, imminente, riqualificazione (per i motivi esposti da Mavir), il lavoro più difficile poi sarà quello di ricostruzione di una immagine turistica di sicurezza, che vinca la paura che di certo spingerà, nel frattempo, il turismo verso altre mete più sicure.
La ripresa dell'Egitto archeologico, al termine della guerra civile (dacché questo è ormai), credo sia davvero molto lontana.
Ancor più sconfortante, infine, sono i danni che potrebbero derivare alle strutture già esistenti... e mi riferisco ai siti che, in balia delle folle, potrebbero scatenare la furia iconoclasta dei più oltranzisti. Non dimentichiamo i Buddah di Bamiyan e le recenti voci ante-rivoluzione che ventilavano la follia di far saltare le piramidi e distruggere tutto ciò che poteva essere attrattivo per l'occidente.
Per ora ci resta la nostra passione e, speriamo, quella di tanti altri che -come noi- amano l'Antico Egitto anche senza andarci e che mantengono questo amore sempre vivo. [SM=x822736]


Riccardo Banchi
00martedì 30 luglio 2013 18:44
Non voglio nemmeno pensare a ipotesi del genere, sebbene l'uomo sia capace di tutto...
Come ha detto un islamico egiziano a proposito di idee pazzoidi, "dal momento che nemmeno Maometto ha distrutto le piramidi, non vedo perché un qualsiasi adoratore di Allah dovrebbe fare quello che il Profetta non ha mai pensato."

Dunque VOGLIO essere ottimista. Ric [SM=x822724]
mavir
00giovedì 1 agosto 2013 15:28
Bravo !
Riccardo Banchi, 30/07/2013 18:44:

Non voglio nemmeno pensare a ipotesi del genere...
dal momento che nemmeno Maometto ha distrutto le piramidi, non vedo perché un qualsiasi adoratore di Allah dovrebbe fare quello che il Profetta non ha mai pensato... Ric


Bravo Riccardo,
sottoscrivo in pieno ciò che hai detto !
Un saluto circolare a tutti.
MaVir

-Kiya-
00venerdì 16 agosto 2013 04:58
Re:
Riccardo Banchi, 30/07/2013 18:44:

Non voglio nemmeno pensare a ipotesi del genere, sebbene l'uomo sia capace di tutto...
Come ha detto un islamico egiziano a proposito di idee pazzoidi, "dal momento che nemmeno Maometto ha distrutto le piramidi, non vedo perché un qualsiasi adoratore di Allah dovrebbe fare quello che il Profetta non ha mai pensato."

Dunque VOGLIO essere ottimista. Ric [SM=x822724]




Mi sforzo di essere altrettanto ottimista, anche se i recentissimi avvenimenti (vedi quanto è capitato ieri, al Mallawi Museum) purtroppo fanno presagire che il peggio potrebbe ancora arrivare...

Tornando al tema di questa discussione, certo alcune immagini lasciano ben sperare che ci troviamo al cospetto di costruzioni monumentali. Altre meno. Da quanto ho letto, tuttavia, i siti individuati sarebbero due distinti (al-Fayum e Abu Sidhun), può essere che almeno in un caso la Micol ci abbia preso...

Il sito della Discovery News alcuni giorni fa informava a riguardo dell'intervento di geologi e geo-archeologi che tendono a screditare la possibilità che si tratti di monumenti costruiti dall'uomo. Parlano di rocce erose dal vento, ma la presenza di rocce di quell'entità in quelle aree non sarebbe alquanto anomala?

Sembra che sussistano riscontri su mappe e documenti antichi (ben 46!), sui quali quelle formazioni sarebbero indicate come 'piramidi'. Si tratterebbe di documenti facenti parte di una Collezione privata di proprietà di una facoltosa coppia Egiziana. In particolare, con riferimento all'area del Fayum, si tratterebbe di tre mappe databili tra il 1753 e il 1880, in cui si fa riferimento a due piramidi attualmente non note, oltre a quelle di Lahoun e Hawara.

Alcune formazioni mostrerebbero, inoltre, tracce di scavi effettuati nell'antichità che però vennero abbandonati. L'ipotesi è che non fu possibile procedere a causa della durezza del materiale litico, che potrebbe essere granito. I metaldetector utilizzati durante il sopralluogo hanno rivelato la presenza di metallo e di un tunnel sotterraneo in direzione nord.

In allegato alcune foto:

1) una delle formazioni a forma piramidale, che mostra chiaramente strati litici;
2) la formazione più grande, presumo si tratti di quella a base triangolare;
3) tracce di scavi eseguiti nell'antichità;
4) una delle mappe antiche che riporterebbe le due piramidi ignote (nel rettangolo rosso)




Riccardo Banchi
00venerdì 16 agosto 2013 09:19
Ciao Kiya!
Purtroppo le notizie generali che stanno arrivando dall'Egitto sono davvero tristi. Mi riferisco alle proteste e alla soppressione violenta delle manifestazioni; sul Mallawi Museum non sono informato. Tutto questo nuoce al futuro immediato di questo paese, quindi anche ai suoi beni culturali. Spero davvero che la situazione non degeneri, anche se in effetti è già quasi degenerata.
Passano i millenni e la storia si macchia sempre di sangue fresco.

Tornando alle presunte piramidi, più guardo le immagini e più mi sembrano formazioni naturali. Ma la mia è solo un'impressione di poco conto e spero vivamente di essere nel torto. La mappa che hai postato indica ben altro, anche se non so se la localizzazione coincide con le recenti individuazioni.
La segnalazione presenuta di metallo dietro il tunnel di esploratori del passato mi lascia un po' perplesso. Non riesco davvero a farmi un'opinione.
Aspetto (aspettiamo) dunque aggiornamenti il prima possibile.

Ric [SM=x822715]

P.S. Complimenti per la nuova veste grafica del forum! [SM=g999105]
-Kiya-
00venerdì 16 agosto 2013 14:43
Re:
Riccardo Banchi, 16/08/2013 09:19:

Ciao Kiya!
Purtroppo le notizie generali che stanno arrivando dall'Egitto sono davvero tristi. Mi riferisco alle proteste e alla soppressione violenta delle manifestazioni; sul Mallawi Museum non sono informato.

[...]

Tornando alle presunte piramidi, più guardo le immagini e più mi sembrano formazioni naturali. Ma la mia è solo un'impressione di poco conto e spero vivamente di essere nel torto. La mappa che hai postato indica ben altro, anche se non so se la localizzazione coincide con le recenti individuazioni.
La segnalazione presenuta di metallo dietro il tunnel di esploratori del passato mi lascia un po' perplesso. Non riesco davvero a farmi un'opinione.
Aspetto (aspettiamo) dunque aggiornamenti il prima possibile.

Ric [SM=x822715]

P.S. Complimenti per la nuova veste grafica del forum! [SM=g999105]




Caro Ric,

qui puoi leggere cos'è accaduto a Minya: Mallawi Museum saccheggiato e distrutto e poco c'è mancato che accadesse altrettanto a Tuna el-Gebel. Anche la nuova Biblioteca di Alessandria è stata danneggiata, quindi affermare che la storia si ripete è quanto mai vero, purtroppo.
A seguito degli eventi drammatici che hanno colpito le suddette strutture, l'Egitto ha revocato l'ordine di chiusura di siti e Museei perchè - paradossalmente - l'affluenza di persone garantisce per l'incolumità degli uni e degli altri (almeno c'è da augurarselo.... non abbiamo bisogno di altre stragi, poichè già molto è il sangue versato lungo il Nilo).

Sulle presunte piramidi non prendo posizione nemmeno io. Confidiamo che torni la pace al più presto e che giungano aggiornamenti sui siti e sulle nuove ipotesi.

Riccardo Banchi
00martedì 20 agosto 2013 09:37
ho letto quello che è statos critto nel topic apposito.
Sono costernato e nauseato. Che schifo! Mi vengono in mente le immaginid el meraviglioso (e doloroso) film "Agorà"...
Nemmeno ho voglia di commentare.
Meglio che le presunte piramidi se ne stiano sepolte sotto la sabbia.

Ric [SM=x822736]
-Kiya-
00martedì 20 agosto 2013 13:51
Con grande rispetto verso le vittime di questa carneficina, prima di tutto, dico solo che questa gente non ha scrupolo alcuno, non ha rispetto, non ha credo, ne' fede diversa dalla smania di potere.
Guardo le foto dei reperti danneggiati in modo irreparabile al Mallawi Museum e il cuore mi si stringe .
Il popolo egiziano sta dimostrando grande forza e va sostenuto, oltre che preso ad esempio. Hanno scelto di liberarsi dal terrorismo, nonostante il caro prezzo che questa scelta comporti.
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