La nostra Mina!
Non seguo molto le cartelle di musica, soprattutto perché non la seguo e inoltre ci capisco poco. Non ho l'orecchio musicale. Al mio paese dicono "a un contadino, tanto è suonargli un corno che un violino!" E tanto basti.
Ma Mina l'ho sempre amata, come si può amare una persona che non si conosce. Quella voce calda, profonda, sensuale e graffiante, naturale e impossibile, quegli acuti gorgogliati con la più casuale naturalezza ...
Gli americani chiamavano Frank Sinatra "the voice". La nostra "voce" era Mina. Nessuno, tra i connazionali, ha mai impersonato la musica come quella donna così complessa, varia, indefinibile, imprendibile. La sua interpretazione di "Il cielo in una stanza" ... è sempre con me, non sopporto l'idea di qualcun altro che canti quella canzone.
Una voce, solo una voce. Ma che voce!