Che cos'è un HAIKU? In parole povere, è un tipo di poesia giapponese. Le sue caratteristiche sono:
- la sua struttura in 17 sillabe (5-7-5);
- il modo estremamente conciso in cui vengono espressi i concetti;
- il contenuto rivolto sempre alla natura, alla quotidianità e alla semplicità.
L’HAIKU ANTICO
L’haiku è quindi un poema di tre parti, rispettivamente di 5, 7, 5, sillabe ciascuna. Ciò deriva dal concetto che ogni emozione è un singolo, indivisibile e perfetto insieme che può essere espresso da poche, significative parole. L’haiku è stato molto influenzato dal buddismo, esprime una visione serena della natura e della vita, colte nella loro caducità e mutevolezza. La caratteristica fondamentale dell’haiku classico è quella di fare riferimento a una delle quattro stagioni attraverso un termine , il “kigo”, (riguardante la flora, la fauna, avvenimenti popolari o cibi) che stia ad indicare una precisa stagione.
Qui di seguito riporto qualche opera, una per ognuno dei quattro più grandi poeti dell'HAIKU classico:
Buson (1715-1783)
[IMG]
Hatsu yuki no
soko wo tatakeba
take no tsuki
Luna di bambù,
mentre carezza il suolo
della prima neve.
Basho (1644-1694)
Kera eda ni
karasu no tomari keri
aki no kure.
Su un ramo secco,
si posa un corvo,
crepuscolo autunnale.
Issa (1762-1826)
Furusato ya
chiisai ga ore ga
natsu kodachi.
Il mio paese:
benché sia piccolo,
i boschi sono miei.
Shiki (1867-1902)
Odoroku ya
yugao ochishi
yowa no oto.
Stupore:
una mergherita si frange,
suono di mezzanotte.
L’HAIKU MODERNO
Le innovazioni portate nell’haiku dai poeti contemporanei non sono facilmente percepibili. Gli elementi compositivi e la struttura tradizionali sono molto tenaci e determinati dalla lunga tradizione: le caratteristiche fondamentali dell’haiku sembrano non cambiare, eppure ci sono alcune novità che rivoluzionano, agli occhi di un giapponese, questo genere. La più evidente è l’omissione del “kigo”, il termine indicatore di stagione, riferimento indispensabile nell’haiku classico. Senza il kigo l’haiku prende forma libera, senza di esso viene meno la possibilità di individuare nella composizione un preciso punto del tempo sottratto a quel continuo oscillare fra passato e futuro in cui il mondo si dissolve. Da parte sua il lettore è ricondotto dal kigo al momento in cui si è condensata la sensazione descritta, così da poterla richiamare e rivivere.
Ecco alcune opere di autori avanguardisti dell’HAIKU MODERNO:
Kyoshi (1874-1959)
Shuten ni
Akaki suji aru
Gotoku nari
Raggi scarlatti
È come se ci fossero
-cielo d’autunno
Hisajo (1890-1946)
Waga ayumu
Ochiba no oto no
arubakiri
Sotto i miei passi
Solo il fruscio si sente
Di fogli secche.
Kusatao (1901-1983)
Tsuma futayo
Arazu futayo no
amanogawa
Non c’è mia moglie
Per due notti –e due notti
La via lattea